Nei primi anni di esercizio della linea L’Aquila-Capitignano, la S.I.A., le municipalità dell’Aquila e di Teramo sostennero l’opportunità di realizzare il collegamento tra i due capoluoghi grazie alla costruzione di una strada ferrata da Capitignano a Teramo. Alle numerose assemblee che si tennero tra il 1920 ed il 1930 per la nuova ferrovia, fecero eco quelle di Rieti e di Ascoli che, in polemica con L’Aquila e Teramo, caldeggiavano la ferrovia “Salaria” (Roma-Passo Corese-Rieti-Antrodoco-Amatrice-Ascoli). In questo contesto anche Pietro Verrua si fece promotore di una linea che congiungesse Teramo con Capitignano ma che passava per Assergi e Isola del Gran Sasso. Queste diverse proposte diedero vita ad un clima di accesi dibattiti. Intorno al 1928, si andò progressivamente esaurendo il bacino torbifero di Campotosto, e si andò affievolendo il traffico passeggeri tra Capitignano e L’Aquila, gradualmente assorbito dalle autolinee. Nel clima di malumore generale, di cui si trova riscontro sulla publicistica locale dell’epoca, la costruzione della ferrovia Teramo-Capitignano fu disattesa.
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69 - 9 luglio 1922
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69 - 9 luglio 1922. L’articolo tratto da “Il Giornale d’Italia” affronta il problema delle risorse finanziarie per la realizzazione del collegamento ferroviario Teramo-Capitignano. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/6 3° versamento, b. 49, fasc. 5).
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70 - Opuscolo a stampa
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70 - Opuscolo a stampa. “Comitato Abruzzese di Agitazione pro-ferrovie Teramo-Capitignano - Aquila-Carsoli, La Grande Trasversale Roma-Aquila-Teramo-Giulianova, Aquila, Officine Grafiche Vecchioni, 1922”. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/6 3° versamento, b. 49, fasc. 5).
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71 - s.l., [1920-1930]
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71 - s.l., [1920-1930]. Corografia della ferrovia Giulianova-Teramo-L’Aquila-Roma. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/6 3° versamento, b. 49, fasc. 5).
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72 - s.l., [1920-1930]
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72 - s.l., [1920-1930]. Manifesto dei Comitati Riuniti pro ferrovia Salaria compilato a cura del Comitato di agitazione di Rieti a favore della ferrovia Salaria e contro la ferrovia Teramo-Aquila-Carsoli. La planimetria in scala dimostra che la ferrovia Salaria, con prolungamento da Ascoli verso Teramo, è il tracciato più economico e più breve che dall’Adriatico conduce a Roma. Inoltre, crea una rete di comunicazione fra la capitale le province di Teramo, Ascoli, Rieti, L’Aquila arrivando fino al Passo Corese. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/6 3° versamento, b. 49, fasc. 5).
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73 - 2 marzo 1930
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73 - 2 marzo 1930. Articolo del giornalista Pietro Verrua, pubblicato su “Il Giornale d’Abruzzo e Molise”, inerente il problema ferroviario della regione. Questi ipotizza un collegamento tra L’Aquila e Teramo attraverso Assergi-Isola del Gran Sasso-Montorio, invece che per Capitignano-Montorio. La linea Aquila-Assergi-Isola-Montorio condurrebbe, così, nel cuore del Gran Sasso permettendo ai passeggeri di ammirare uno scenario montano di eloquente bellezza e valorizzando la zona del Gran Sasso sia nella stagione invernale che nella stagione estiva. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/6 3° versamento, b. 49, fasc. 5).
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74 - Teramo, 24 marzo 1931
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74 - Teramo, 24 marzo 1931. Il presidente della Provincia di Teramo scrive all’onorevole Leandro Arpinati, sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno, per stimolare l’interesse del Governo riguardo il collegamento ferroviario tra L’Aquila e Teramo. Questi sottolinea in modo particolare il problema dell’arretratezza del sistema delle comunicazioni nella regione che ha causato ritardi nello sviluppo economico. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/6 3° versamento, b. 49, fasc. 5).
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