Dopo l’Unità si trattava di unire Nord e Sud senza passare per lo Stato Pontificio: furono avanzate diverse proposte. Nell’immediato il Governo affidò alla Società Strade Ferrate Meridionali la realizzazione di un tracciato ferroviario lungo la litoranea adriatica. Da Rimini ad Ancona in realtà si poteva viaggiare già dal 17 novembre 1861: i lavori tra Ancona e Pescara iniziarono nel gennaio del 1862 e terminarono nel maggio 1863. Il tratto Pescara-Ortona fu terminato nel settembre 1863. Nel 1865 i treni raggiunsero Brindisi e nel 1866 Lecce.
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15 - Torino, 10 giugno 1863
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15 - Torino, 10 giugno 1863. Il ministro dei Lavori Pubblici comunica al prefetto di Teramo di aver reso noto, alla società realizzatrice della ferrovia, il desiderio del Comune di Castellamare che la Stazione da costruirsi presso Pescara porti il suo nome. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/7, Serie I, Cat. 21, b. 1, fasc. 5).
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16 - Napoli, 4 settembre 1863
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16 - Napoli, 4 settembre 1863. Particolare del Giornale di Napoli del 4 settembre 1863 in cui si pubblica l’indennizzo assegnato a ciascun privato per i danni causati durante la realizzazione delle rampe e dei caselli della ferrovia in Castellamare Adriatico. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/7, Serie I, Cat. 21, b. 5, fasc. 20).
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17 - Napoli, 6 ottobre 1863
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17 - Napoli, 6 ottobre 1863. Manifesto della Regia Prefettura di Abruzzo Ulteriore I, pubblicato sul Giornale di Napoli del 6 ottobre 1863, con cui si rende noto l’indennizzo assegnato a ciascun privato per i danni causati durante la costruzione dei passaggi a livello della ferrovia in Castellamare Adriatico. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/7, Serie I, Cat. 21, b. 5, fasc. 20).
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18 - Ancona, 1 novembre 1863
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18 - Ancona, 1 novembre 1863. Manifesto della Società per le Strade Ferrate Meridionali con cui si rende noto che dal 4 novembre le stazioni di Loreto, Porto San Giorgio, Civitanova Marche, San Benedetto e Pescara sono autorizzate a distribuire biglietti e a spedire bagagli direttamente per le stazioni delle Ferrovie Romane: Senigallia, Forlì, Ravenna, Bologna e Faenza. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II/7, Serie I, Cat. 21, b. 2, fasc. 10).
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19 - Torino di Sangro, 27 ottobre 1864
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19 - Torino di Sangro, 27 ottobre 1864. Tommaso Bocchini, proprietario del fondo indicato nel disegno, i cui terreni sono interessati dal passaggio di un tratto della ferrovia adriatica, scrive al prefetto lamentandosi per i danni arrecati alla sua proprietà durante i lavori e per l’assegnazione di un indennizzo non corrispondente ai danni ricevuti. (Archivio di Stato di Chieti, Prefettura, Serie I, Cat. 21, b. 133, fuori fasc.).
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20 - Pescara, [II metà XIX sec.]
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20 - Pescara, [II metà XIX sec.]
L’arrivo della “Valigia delle Indie” a Pescara. (Biblioteca Provinciale “Melchiorre Delfico” Teramo. Archivio fotografico Nardini).
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21 - Teramo, 18 ottobre 1905
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21 - Teramo, 18 ottobre 1905. Il presidente della Provincia di Teramo scrive al ministro dei Lavori Pubblici e al presidente del Consiglio dei Ministri circa il disagio avvertito, nel settore agricolo della loro zona, per la insufficienza di vagoni merci lungo la linea adriatica durante il periodo della campagna vinicola. (Archivio di Stato di Teramo, Amministrazione provinciale, Titolo IX, Cl. III, b. 558 bis).
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22 - Tortoreto, 27 febbraio 1944
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22 - Tortoreto, 27 febbraio 1944.
Il maresciallo capo Giorgio Pasquale, comandante della stazione di Tortoreto, Legione Territoriale dei Carabinieri di Ancona, comunica che i bombardamenti verificatisi il 27 febbraio 1944 nella stazione e lungo la linea ferroviaria in prossimità di Tortoreto hanno causato danni alle strutture ferroviarie, la morte di Luigi Capone ed il ferimento della sorella. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II-6, III° versamento, b. 35, fasc. 6).
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23 - Tortoreto, 4 marzo 1944
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23 - Tortoreto, 4 marzo 1944.
Il maresciallo capo Giorgio Pasquale, comandante della stazione di Tortoreto, Legione Territoriale dei Carabinieri di Ancona, comunica che i bombardamenti del 4 marzo 1944 non hanno arrecato danni agli impianti, tuttavia hanno colpito alcune abitazioni civili e hanno causato la morte della signora Carmina Staffilani. (Archivio di Stato di Teramo, Prefettura, Inventario II-6, III° versamento, b. 35, fasc. 6).
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