Seminario di studi

Progetto ARCHIVI DELLA MODA DEL NOVECENTO
Seminario di studi: "Abruzzo: le vie dell'eccellenza. Artigiani e aziende abruzzesi nella storia della moda italiana", Penne (PE) giovedì 18 marzo 2010
Fondazione "Nazareno Fonticoli", Palazzo Fonticoli Corso Alessandrini 21.
Inizio lavori ore 10:00.

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Domenica 24 Nov 2024
Presentazione
Presentazione

Per tutto l’Ottocento lo sviluppo della rete ferroviaria in Italia, e in qualche modo in Abruzzo, ha rappresentato l’emblema del progresso e il veicolo per la rinascita civile ed economica. Non a caso fu considerato simbolo della rivoluzione industriale; negli anni Settanta del XIX secolo, malgrado il ciclo depressivo dell’economia mondiale, si è calcolato che a fronte di un’estensione del 29% della rete ferroviaria si ebbe nella Nazione un incremento del 64% delle merci trasportate. Le riduzioni tariffarie consentirono, inoltre, la circolazione a lunga distanza dei prodotti agricoli tanto che nell’Italia settentrionale aumentò la produzione di frumento mentre, nell’area meridionale della Nazione, raddoppiò l’esportazione di olio e di agrumi. Inoltre, bisogna considerare che le strade ferrate ebbero un ruolo importante nello sviluppo manifatturiero incrementando la richiesta di imprese che tagliavano e lavoravano il legno per le traversine delle rotaie e per le casse delle vetture, di cave per l’estrazione della lignite usata come combustibile, di vetrerie, fabbriche di laterizi o di produzione di vagoni e pezzi di ricambio per i treni o di officine ferroviarie per la riparazione di rotaie, motrici e vagoni.

I pannelli realizzati, a partire dal n.1, cercano di rendere tangibili queste trasformazioni epocali in Abruzzo attraverso la lettura di testimonianze documentali rintracciate nei molteplici archivi e fondi consultati.

Parlando di ferrovie in Italia era doveroso fare riferimento all’immagine del quadro di Salvatore Fergola (pannello 1 doc. n. 1) custodito presso il Museo di San Martino di Napoli. Esso rappresenta il simbolo della nascita del sistema ferroviario nella nostra Nazione raffigurando l’inaugurazione del primo, seppur breve, tratto di linea ferroviaria costruita in Italia: la “Napoli-Portici” e introduce il tema generale del lavoro di ricerca proposto. Segue l’interessante preventivo delle spese (doc. n. 2) per la costruzione dell’intera ferrovia, la Napoli-Nocera-Castellamare, tratto dalla tesi di laurea Analisi Economica dello Sviluppo Ferroviario in Italia. In Particolare la Regione Abruzzo discussa da A. Dell’Elce nell’anno accademico 2001/2002 presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università “G. D’Annunzio” di Pescara-Chieti. Naturalmente non potevano mancare testimonianze che indicassero in che modo l’Italia, poco più di un decennio dopo l’Unità, legiferasse per mettere in atto Provvedimenti per la costruzione di nuove linee di completamento della rete ferroviaria del Regno (doc. n. 4) con la legge 29 luglio 1879 n. 5002 serie 2° o con la circolare del ministro Baccarini (doc. n. 5) emanata e inviata ai prefetti delle Province del Regno il 2 agosto dello stesso anno.

Dopo La creazione del sistema ferroviario in Italia nell’Ottocento (pannello n. 1) le carte geografiche delle Province di Abruzzo Ulteriore I e II e di Abruzzo Citeriore, eseguite sotto la direzione dell’autore Benedetto Marzolla, riprodotte dagli esemplari conservati presso l’Archivio di Stato di Teramo, introducono La situazione della viabilità abruzzese in età moderna (pannello n. 2) offrendo la possibilità di cogliere visivamente, oltre all’organizzazione della rete viaria nella regione nel 1853, anche la complessa e tormentata orografia del territorio abruzzese. Questa ha senza dubbio rappresentato sempre un ostacolo per lo sviluppo delle vie di comunicazione del territorio regionale e, quindi, ha costituito un elemento ostativo anche per l’espansione delle strade ferrate.

 

 
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