Convegno e mostra documentaria

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Convegno e mostra documentaria: "@rchiviando... I documenti raccontano l'assistenza ai bisognosi ", Villa Celiera (PE) sabato 5 marzo 2011
Sala Consiliare Comune di Villa Celiera
Inizio lavori ore 10:00.

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Giovedì 28 Nov 2024
Presentazione

Anche le carte del fondo Archivio Provinciale dell’Archivio di Stato di Teramo, inerenti la ferrovia Teramo-Giulianova (pannello 7), raccontano la predisposizione per l’inaugurazione della nuova linea. Nel doc. n. 37 datato 8 luglio 1884, per esempio, il prefetto di Teramo informa varie autorità della presenza del ministro dei Lavori Pubblici per il giorno dell’apertura. Caratteristiche le riproduzioni archivistiche (docc. nn. 38, 39) che danno modo di conoscere il Progetto di accoglienza per le autorità intervenute. La proposta riguarda, anche in questo caso, la preparazione del menù per un banchetto ufficiale da offrire agli intervenuti; si prevedevano n. 120 persone per le quali predisporre pietanze francesi e vini pregiati. Inoltre, è esposta la riproduzione del disegno del secondo piano del palazzo municipale di Teramo, dove, nella “grande sala” fu offerto il banchetto. Pure nel pannello n. 7 i documenti, successivi a quelli riguardanti i festeggiamenti per l’apertura del servizio pubblico, espongono lo scorrere della storia e l'evolversi degli eventi. Nell’atto datato 4 ottobre 1943 (doc. n. 40) il questore di Teramo comunica al prefetto della stessa cittadina i nomi dei morti e dei feriti in seguito all’incursione aerea con mitragliamento del treno Giulianova-Teramo. Mentre alcuni anni dopo, ne Il Messaggero dell’Abruzzo in un articolo del 4 giugno 1949, il giornalista Nino D’Amico esprime addirittura la preoccupazione circa la possibile dismissione di questa linea.

Dei restanti pannelli, oltre all’importantissimo carteggio amministrativo che testimonia in che modo diversi enti, uffici e rappresentati di enti periferici e di quelli centrali si confrontarono per la realizzazione di importanti opere pubbliche, si vogliono evidenziare alcuni documenti interessanti per motivazioni diverse.

Ad esempio della Ferrovia Sangritana (pannello n. 10) si segnala, in particolare, l’esposto di un privato cittadino al capo del Governo (doc. n.58): la lettera scritta da Treglio, in provincia di Chieti, il 18 maggio 1937 da un lavoratore di questa linea e di cui, per ovvi motivi di privacy, si omette la citazione del nome, denuncia esplicitamente la disagevole situazione lavorativa degli operai di questa ferrovia spesso sottoposti a turni di lavoro estremamente faticosi. Nel pannello, per motivi di spazio, non sono stati esposti tutti i documenti inerenti questa denuncia che, alla fine, venne messa a tacere dopo aver accertato che il ricorrente aveva un carattere “particolare”. Inoltre, sono state esposte immagini riprodotte nei diversi archivi e fondi documentali, dal 1900 al 1942, che illustrano il dibattito sorto fra le diverse personalità politiche del tempo intorno alla costruzione di questa opera pubblica, o le testimonianze di carattere tecnico come la relazione di Francesco Mora (doc. N. 53) allegato al progetto presentato al Ministro dei Lavori Pubblici per ottenere la concessione alla costruzione e l’esercizio della Ferrovia.

Dei pannelli nn. 11 e 12 segnaliamo le immagini fotografiche riguardanti la ferrovia Aquila-Capitignano e quasi interamente riprodotte ed esposte in mostra. Rinvenute presso l’Archivio di Stato di L’Aquila nel fondo del Comune dell’Aquila, colpiscono, oltre che per il contenuto delle immagini che raffigurano il tratto ferroviario, soprattutto perché non sono state molte testimonianze fotografiche, inerenti l’argomento trattato, trovate presso gli archivi statali e comunali consultati.

Il “trenino di Penne”, come è ancora chiamato dai cittadini, è presentato soprattutto con testimonianze in originale dell’Archivio Storico del Comune di Penne ma anche del Museo del Treno di Montesilvano. Infatti, i soci dell'Associazione culturale amatori delle ferrovie (ACAF), che gestiscono la struttura, hanno messo a disposizione reperti di archeologia industriale recuperati nel tempo in diversi luoghi e immagini fotografiche di collezioni e archivi privati dei loro adepti. Inoltre, saranno esposti due diorami statici: il primo riproduce la stazione di Penne com'era nel 1930 ed è stato realizzato dall'ing. Antonello Lato, il secondo la fermata di “Montesilvano Colli” negli anni Sessanta, opera del signor Dino Di Nicola e del geometra Gianni Scannella.

La testimonianza documentale più caratteristica della linea Penne-Pescara è costituita, probabilmente, da un manifesto a stampa, presumibilmente divulgato nella cittadina vestina nel 1925, in cui è trascritto il contenuto di un telegramma trasmesso dall’on. Giacomo Acerbo al sindaco della cittadina: Oggi eccellenza Mussolini mi ha comunicato che Consiglio dei ministri ha deliberato concessione finanziamento ferrovia Penne-Castellamare così nostra cinquantennale aspirazione può considerarsi finalmente realizzata. ACERBO

Per permettere una divulgazione e una condivisione più ampia possibile del lavoro svolto, oltre all’esposizione presso i locali municipali della Città di Penne, è stata allestita una mostra multimediale che speriamo raggiunga famiglie, scuole e istituti culturali.

 

 

 
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